Disturbi sessuali

Guarire dai disturbi sessuali
I disturbi sessuali sono in costante crescita negli ultimi anni, perché viviamo in una società caratterizzata da ritmi di vita sempre più frenetici, con un forte bisogno di sentirsi apprezzati e la necessità di avere prestazioni sempre elevate, in tutti i campi, compreso sotto le lenzuola.
I disturbi sessuali: che origine hanno?
Molti, uomini e donne, faticano a chiedere aiuto ad uno specialista per chiarire dubbi e risolvere problemi relativi alla loro sfera intima. Quando lo fanno, finiscono spesso per rivolgersi ad un medico, andrologo o ginecologo, che possa magari individuare un problema organico e proporre una cura farmacologica. Seppure il parere di un medico specialista potrebbe in alcune situazioni essere necessario, è importante sapere che oltre l’80% di tutti i disturbi sessuali ha un’origine psicologica e può essere efficacemente risolto solo con un percorso insieme ad uno psicoterapeuta esperto in disturbi sessuali.
I disturbi sessuali: quali e con quali caratteristiche?
I disturbi sessuali si distinguono in genere in:
-
disturbi del desiderio sessuale
-
disturbi dell’eccitazione sessuale
-
disturbi dell’orgasmo
-
disturbi da dolore sessuale
Questi disturbi sessuali assumono ovviamente caratteristiche specifiche diverse a seconda che si tratti di un uomo o di una donna e anche individualmente variano da persona a persona. Nella letteratura scientifica e su internet, si trovano molte categorie e sottocategorie, descrizioni e distinzioni dettagliate, alcune utili e altre meno.
Al di là delle numerose forme in cui si può manifestare il disagio e della storia specifica del disturbo, nella mia esperienza clinica, ho riscontrato 3 punti chiave che accomunano e permettono di comprendere la grande maggioranza dei problemi relativi alla sfera sessuale.
-
Il disturbo sessuale è fondamentalmente un disturbo relazionale.
-
La sessualità è un canale attraverso cui esprimiamo i nostri desideri, le nostre paure e le nostre rabbie più profonde, a prescindere da quello che razionalmente riterremmo più giusto e opportuno.
-
I disturbi sessuali servono quindi ad esprimere ciò che non può venire detto a parole (a volte neppure pensato) e in questo senso possono diventare la chiave di volta per conoscersi più in profondità e trovare una maggiore armonia fra mente e corpo.
I disturbi sessuali: cme si sviluppano?
Innanzitutto il desiderio sessuale (con le connesse reazioni fisiche del nostro corpo) nasce spontaneamente e più si cerca di controllarlo più si finisce per ottenere l’effetto opposto. E’ un po’ come quando una persona, coricandosi a letto, decide di doversi addormentare il prima possibile: non c’è pensiero migliore per restare svegli! Allo stesso modo più mi sento in dovere di sentirmi eccitato in una certa situazione, più è facile che il desiderio sessuale venga meno. All’estremo opposto, ma in modo del tutto analogo, molte persone percepiscono come particolarmente eccitanti relazioni o situazioni in qualche modo proibite o trasgressive. In estrema sintesi il dovere impedisce il piacere.
In secondo luogo i disturbi sessuali sono connessi alla storia personale di ciascuno e al modo in cui una persona ha imparato a relazionarsi con sé stessa, con gli altri e con la sessualità. In questo senso il passato costruisce il presente.
Infine i disturbi sessuali si sviluppano sempre all’interno di una qualche forma di relazione e non si può prescindere da questo contesto per comprenderli. Per esprimere quest’ultimo concetto, a mio parere tanto fondamentale quanto trascurato, riporto brevemente un episodio descritto da un mio paziente, che ben rappresenta una delle situazioni che più di frequente riscontro nel mio lavoro di psicoterapeuta di disturbi sessuali.
Un mio paziente, un uomo di 35 anni, soffriva di problemi di erezione. Consapevolmente provava una grande attrazione e desiderio per la propria compagna, giovane e bella, ma fisicamente il suo corpo dava una risposta molto diversa da quella che lui avrebbe voluto. Si era anche fatto prescrivere da un amico medico “un aiutino farmacologico”, che prendeva in gran segreto, ma nemmeno così riusciva ad avere rapporti sessuali soddisfacenti.
Durante un weekend romantico fuori porta, una notte, all’ennesimo insuccesso, la compagna, dopo mesi di paziente sopportazione e minimizzazione del problema, in un momento di esasperazione, lo accusò apertamente: “Tu dici di amarmi, ma io credo che in realtà mi odi, se no non faresti così!”
Lui all’inizio reagì respingendo energicamente l’accusa e cercando di giustificarsi, come aveva sempre fatto finora. Dopo qualche momento di riflessione, però, iniziò a dire qualcosa di diverso. Ammise che pur desiderandola e amandola tantissimo, in alcuni momenti la odiava profondamente e pensava che lei gli avesse rovinato la vita, per una serie di scelte e rinunce che aveva dovuto compiere per stare con lei.
Una volta iniziato a parlare, come un fiume in piena, continuò con grande foga dicendole tutta una serie di cose che gli avevano dato molto fastidio e lo avevano fatto soffrire, cose che non le aveva mai detto prima e di cui lui stesso, solo ora parlandone, si rendeva pienamente conto. Finito il litigio, fecero l’amore in modo molto passionale e senza nessun problema e poi lo rifecero nuovamente, in modo più dolce ma sempre con grande soddisfazione, la mattina dopo appena svegli.
I disturbi sessuali: come superarli?
Molti cercano subito di “mettere a tacere” i disturbi sessuali, così fastidiosi ed imbarazzanti, ma questa soluzione di solito non è minimamente efficace e anzi spesso finisce per cronicizzare il problema. Infatti ciò che andrebbe fatto è esattamente il contrario: è importante imparare ad ascoltare il messaggio che i disturbi sessuali portano, affinché il bisogno sottostante possa esprimersi attraverso canali differenti rendendo in questo modo il sintomo non più necessario.
Infatti le nostre scelte razionali non sono in grado di determinare i nostri desideri sessuali, l’eccitazione e le risposte fisiche del nostro corpo. Evidentemente non bastano il ragionamento e la forza di volontà da soli, così come non sarebbe soddisfacente lasciarsi semplicemente guidare da istinti e pulsioni: solo mettendosi realmente all’ascolto di sé stessi è possibile trovare una sintesi veramente soddisfacente fra aspetti e desideri apparentemente contrastanti.
Lo psicoterapeuta in questo senso può porsi come una sorta di interprete, che favorisce una maggiore comunicazione fra mente e corpo, fra pensieri consapevoli ed emozioni profonde, accompagnando gradualmente la persona a costruire una propria armonia.
Al di là di questi semplici spunti di riflessione, che spero possano risultare comunque utili, ciascuna persona e situazione è in qualche modo unica. Per questo motivo, niente sostituisce l’incontro di persona con uno psicoterapeuta esperto in queste problematiche, con cui potersi confrontare per avere una consulenza specifica, personalizzata e quindi realmente efficace.