Buongiorno Monica,
grazie del Suo messaggio.
Al di là di poter prendere spunto anche da una mia precedente risposta su questo tema (
come superare la paura degli insetti), bisogna capire meglio nel Suo caso cosa è successo.
Se l’estate scorsa Lei ha scoperto le vespe che cercavano di fare il nido in camera Sua e si è sentita in pericolo, questa può essere considerata una “esperienza traumatica” che si riattiva facilmente (tecnicamente si definisce “trigger” lo stimolo riattivatore) alla vista delle vespe o del luogo dove ha visto le ha viste l’ultima volta (terrazzo). In molti casi questo ricordo traumatico può essere facilmente rielaborato con poche sedute di psicoterapia
EMDR, facendo scomparire o almeno diminuire nettamente la fobia.
In alcuni casi è possibile che la paura di sentirsi in pericolo alla vista delle vespe sia in realtà collegata inconsapevolmente ad altre esperienze paurose passate: per esempio potrebbe essere che da piccola mi ero persa in un giardino (dove avevo visto qualche vespa) e non trovavo più i miei genitori, il terrore provato allora fa sì che la mia paura attuale sia molto maggiore di quanto sembrerebbe giustificato e in questi casi andranno chiaramente individuate e rielaborati anche eventuali eventi connessi.
Infine ci può essere una componente relazionale: quando ho scoperto le vespe in camera mia qualcuno mi ha aiutata o mi sono sentita fragile e sola? E ora questa paura, oltre all’evidente svantaggio, comporta per me magari anche un vantaggio secondario, come evitare qualcosa che mi costa fatica?
Le consiglio di rivolgersi di persona ad uno
psicoterapeuta, magari specializzato in emdr, che Le potrà essere di aiuto.
In bocca al lupo!