Gentile Dottore,
c'è una spiegazione psicologica alla distrazione?
Sono una donna di mezza età con una solida cultura coltivata anche con anni di letture e corsi all'insegna degli interessi più vari. Ho una fantasia decisamente sviluppata che esplicito nella professione di designer creando oggetti ritenuti significativi per unicità e creatività. Creatività che si manifesta anche in infinite altre passioni tra le quali quella di creare giochi di parole inusuali partendo dalla loro etimologia.
Ieri il mio psicologo ha posto l'accento sul fatto che io sia "distratta" (non intendendo distratta in quel preciso momento, ma che mi qualificava come tale). E' stata una .....folgorazione! Mi sono sempre considerata completamente priva di memoria: se ci parliamo per un'ora e poi desidero riportare i momenti salienti di quella conversazione ad un'altra persona non ci riesco!!! Debbo scrivere tutto. Ma "distratta"! Ho sempre considerato questo termine con una valenza negativa ed ora temo proprio di riconoscermi in esso. Eppure ho capacità di concentrazione notevole quando progetto, quando scrivo, quando creo qualunque cosa sono lì, sono veramente lì con tutta me stessa.
La domanda che Le rivolgo, gentile Dottore, è: ci può essere un'origine psicologica a questo mio... limite... e come posso superarlo?
Grata per una Sua risposta, La saluto cordialmente
Serena (48 anni)
- Psicologia
- Martedì, 16 Aprile 2013
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