Buonasera, sono una ragazza di 16 anni che si è fidanzata da un mese con un ragazzo di 13. Lui è chiuso, un po' scontroso, bravissimo a nascondere i suoi sentimenti, ha una situazione familiare complicata e non ha tantissimi amici.
La nostra storia è segreta, tutti i nostri amici e parenti non ne sanno nulla, quindi ci vediamo solo alcuni minuti dopo scuola e ci sentiamo, ma non tantissimo, su Whatsapp.
Siamo entrambi molto impegnati e le nostre famiglie vogliono sempre sapere con chi usciamo e dove andiamo. Inoltre lui è un amante degli scherzi: un giorno, mentre tornavamo da scuola, ha finto di essersi offeso per una cosa che gli avevo detto, mi ha detto che mi lasciava e mi aveva anche bloccata. Io l'ho cercato dal numero di mio padre, gli ho chiesto scusa, di darmi una seconda possibilità e gli ho chiesto: "Che motivo avevo di dire questa cosa?" E lui: "Nessuno, infatti era uno scherzo" e ha attaccato a ridere. Quest'estate aveva fatto un grosso scherzo a mia sorella, perciò mi è venuto il dubbio che anche il fatto di piacergli fosse uno scherzo e gliel'ho detto, gli ho chiesto se lui mi volesse bene davvero, considerato che non me lo dice mai, gli ho chiesto se la relazione fosse segreta perché si vergognava di me, etc.. Lui era sorpreso da questi problemi (di cui sicuramente non si era accorto) e mi ha detto: "Perché dici così? Lo sai che ti voglio bene e che non mi vergogno di stare con te. Mia madre e mia sorella insistono molto sull'argomento fidanzata, per questo non gli ho detto nulla. E se non gli dico con chi esco non mi fanno uscire". Ho scoperto poi che in classe lo prendono in giro, dicendogli cose come: "sei grasso e puzzi". E’ per questo spesso di malumore e tratta male tutti. Ho capito che quando è con me è più gentile e allegro rispetto a quando è con gli altri e sono da una parte intenerita ma dall'altra sono intristita per questa sua abitudine di nascondere ciò che gli accade di brutto. Vorrei che si aprisse di più con me, anche perché ci sono ancora molte cose che non so di lui. Poi dà la nostra relazione quasi per scontata, perché sa che gli voglio bene e non ha bisogno di costanti conferme, si fida e basta. E in questo un po' lo invidio, perché io ho bisogno di parlargli almeno una volta al giorno, ho bisogno che mi dica che ci tiene a me e sogno almeno un suo abbraccio. L'anno prossimo lui inizierà la scuola superiore e io forse passerò 6 mesi o un anno all'estero, per un scambio interculturale. Già la nostra relazione non è solidissima, in più se io non ci sarò nel primo periodo della sua "nuova vita" cosa potrà accadere? Come se non bastasse quasi tutti i miei amici maschi una volta entrati alle superiori hanno mutato drasticamente carattere e personalità (di solito in peggio), come posso io non temere che succeda anche a lui? Infine: devo aspettare che lui cresca e che i tempi maturino per portare avanti questa relazione o stroncarla ora, anche se lui mi piace ancora da morire?
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