Buongiorno Dottore,
sono sempre stato una persona ansiosa, ma da alcuni mesi sono arrivato a provare quelli che credo siano veri e propri attacchi di panico. Da due anni ho un lavoro a tempo determinato, che poi mi è stato rinnovato. Ad ottobre dovrei venir assunto a tempo indeterminato. Ho sempre ricevuto buoni feedback sul lavoro, ma ultimamente mi è venuta una paura terribile che ad ottobre io possa essere licenziato. Io ci terrei molto ad essere assunto a tempo indeterminato anche per potermi sposare con la mia ragazza, Maria, che amo tantissimo. Ora però l’angoscia è tale che ogni mattina ho il rifiuto di andare al lavoro e poi una volta lì non riesco nemmeno a concentrami. Può sembrare paradossale, ma in questi giorni sono arrivato a pensare di licenziarmi pur di mettere fine a questa continua tensione. Sono sempre stanco, preoccupato e non riesco a sorridere; la mia ragazza è molto paziente, ma ora mi sento in colpa anche nei suoi confronti e poi non mi sembra che riesca a capire fino in fondo come mi sento… del resto non riesco a capirlo neppure io! Sto scoppiando! Il mio medico di famiglia mi ha prescritto delle gocce per dormire (anche questo mi risulta sempre più difficile), un po’ mi aiutano, ma non è sufficiente. Pensa che una psicoterapia potrebbe essermi d’aiuto?
Grazie e cordiali saluti
Maurizio (26 anni)
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