Gentile Claudia,
grazie del Suo messaggio.
L’anorgasmia (impossibilità a raggiungere l’orgasmo) può riguardare sia uomini che donne, anche se fra queste ultime è più frequente. Può avere cause fisiche o, molto più spesso, psicologiche e relazionali. E’ utile distinguere se non è mai stato possibile raggiungere l’orgasmo (nemmeno durante l’autoerotismo) oppure se questo disturbo si manifesta solo in alcune circostanze (per esempio con il partner attuale o in un certo periodo della propria vita). Nel primo caso le cause potrebbero essere riconducibili anche alla sfera organica e potrebbe essere utile iniziare con un controllo ginecologico (o andrologico per gli uomini). Nel secondo caso invece l’origine del disturbo è quasi sicuramente psicologica e il professionista che può risultare più di aiuto è uno psicoterapeuta.
Lei è una giovane donna di 33 anni e quindi varrebbe la pena di chiedersi come mai Lei abbia sempre avuto relazioni con uomini sbagliati e perché ora desideri sposarsi ed avere figli proprio con un uomo di cui era amante (e quindi probabilmente tendenzialmente infedele), che dice apertamente di non essere innamorato di Lei e cerca di tenere nascosta la Vostra storia. Se Lei non riesce a raggiungere l’orgasmo e se addirittura il solo pensiero di far l’amore con lui Le crea ansia, probabilmente il Suo corpo Le sta mandando chiari segnali che qualcosa in questa scelta non va.
Cercare di ignorarlo o forzare sé stessa è inutile e di solito controproducente, al contrario risulterebbe prezioso iniziare ad ascoltarsi di più. Perché è solo il Suo corpo a ribellarsi e non tutta la Sua persona a rifiutarsi di fare l’amore con un uomo che dice di non amarla? Nella Sua lettera Lei descrive molte cose, ma in nessun punto scrive di amarlo: è un caso o rappresenta proprio ciò che sente dentro? Oggi desidera diventare moglie e madre, ma è sicura di volerlo proprio con quest’uomo?
L’anorgasmia che Lei prova può essere un problema, oppure una risorsa che La obbliga a guardarsi meglio dentro, prima di fare scelte di cui potrebbe pentirsi. Probabilmente infatti il problema non riguarda tanto e solo la relazione con quest’uomo, quanto in senso più lato il Suo modo di relazionarsi a sé stessa e agli altri. Credo che Le sarebbe perciò molto utile intraprendere un percorso di
psicoterapia in cui poter comprendere meglio la Sua storia di vita personale, a partire dalla famiglia in cui è cresciuta, dal rapporto dei Suoi genitori con Lei e fra di loro. Percependo e comprendendo dove, come e perché il corpo, il cuore e la mente hanno iniziato a separarsi, potrà riprendere quel dialogo interno ora interrotto e costruire una nuova armonia che Le permetta di gustare pienamente tutto il piacere e il godimento che la vita Le può offrire.
In bocca al lupo!
Dott. Claudio Sessa Vitali psicologo specializzato in psicoterapia ad indirizzo sistemico relazionale ed E.M.D.R.
Tel. 02-29526852 e Cell. 347-8003203