Buongiorno,
scrivo per chiedere gentilmente un parere in merito ad una importante decisione che sto per prendere: a 39 anni ho visto sfumare il traguardo matrimonio per essere stata lasciata 3 mesi prima, con un semplice SMS e senza avere mai avuto spiegazioni.
Non è stato facile uscire dallo sconforto, smarrimento, senso di delusione, frustrazione e rabbia che ho provato per anni.
Ho cercato di andare avanti, investendo in una nuova storia, senza però mai dimenticare. Dopo due anni di frequentazione, mi arriva puntualmente una nuova proposta di matrimonio alla quale rispondo, non essendo del tutto sicura, prendendo tempo: "non adesso".
E' trascorso un ulteriore anno e il mio attuale compagno, ansioso di "concretizzare" (abbiamo rispettivamente 44 e 47 anni), me l'ha richiesto. Questa volta, non ho esitato e ho accettato, complice più di tutto il fatto che il mio ex si stava per sposare con un'altra.
E' ovvio che questo abbia influenzato la mia scelta, ma ho anche voglia di "evolvere", di dare un qualcosa in più alla mia vita, fatta di tanti rimpianti e qualche rimorso per quanto riguarda sia la mia vita sentimentale passata, sia la sfera lavorativa.
Negli ultimi anni ho imparato che per avere qualcosa nella vita bisogna osare e che l'ansia è a volte il prezzo che si deve pagare per evolvere e non restare fermi "al palo" come sto facendo ormai da anni.
Non nascondo però che più si avvicina la data, più mi chiedo se ne vale veramente la pena e mi assale qualche dubbio...
Se non faccio questo passo, mi mancherà sempre qualcosa e continuerò a chiedermi come sarebbe stata la mia vita se l'altro non mi avesse lasciato. Inoltre, non vorrei arrivare a 50-60 anni e rimpiangere due proposte (due, non una) di matrimonio alle quali per un motivo o per l'altro, non c'è stato seguito. Ho però pure tanta paura di perdere la mia libertà individuale (anche economica), di non riuscire a tollerare la convivenza serrata (entrambi siamo abituati a stare da soli), di rimpiangere magari la vita che faccio adesso (più libera, senza limitazioni) benché comunque sia legata ad una persona... E' anche vero che a 45 anni la vita me la sono ampiamente goduta, è giunta l'ora di mettere la testa a posto, di impegnarsi seriamente, di condividere aspirazioni e progetti futuri con qualcuno...
Ho sempre avuto un forte senso del dovere e della responsabilità; almeno così dicono sul lavoro... riuscirò a mantenerlo anche in una prossima vita di coppia?
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