- trixie
- Psicologia
- Giovedì, 20 Novembre 2014
Sono così infelice che non so più dove sbattere la testa. Ho alle spalle un matrimonio finito (non siamo divorziati per una questione economica, ma siamo separati); da tre anni non pensavo a nessun uomo. Da circa 6 mesi ho cominciato a dedicarmi al volontariato, accogliendo africani richiedenti asilo. I primi tre mesi tutto è andato bene, finché non è apparso Lui. Quando ho incrociato il suo sguardo il mio cuore ha cominciato a galoppare, ma credevo fosse solo una questione fisica ed ho fatto finta di niente, anche per non compromettere il mio ruolo all'interno dell'associazione, che dovrebbe essere assolutamente imparziale. Però è successo l'inevitabile: ci siamo innamorati! Lui fin dall'inizio mi cercava e mi corteggiava, poi ha preso a scrivermi prima sms e poi lettere d'amore. All'inizio ero solo lusingata, anche se mi imbarazzava che gli altri potessero capire cosa stava accadendo. Poi lui si è confidato con gli amici di stanza, dicendo che non ce la fa più e che mi ama. Quando l'ho saputo, ho capito che i miei sentimenti erano importanti (pur non essendoci stato nulla di più di uno sfioramento di mani!); ho trovato il coraggio e gli ho chiesto di uscire da soli. E' stato un bel pomeriggio, ma lui non ha parlato per niente dei suoi sentimenti e non mi ha sfiorata nemmeno con un dito (mentre io l'ho abbracciato un paio di volte): non capisco perché si comporta così, se è la sua religione musulmana, o c'è dell'altro. Mi corteggia solo quando siamo in gruppo, ma poi non si fa avanti e io non ci capisco più niente. Non mangio e non dormo più, lo amo disperatamente e lo desidero, ma non posso e non voglio saltargli addosso! La mia vita è un disastro, non so come uscirne. Ora gli ho scritto una lettera dove lo prego di smettere di guardarmi e di mandarmi SMS, sto troppo male e così non posso andare avanti...
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