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Apri un dialogo nuovo

  Lunedì, 17 Febbraio 2014
  1 Risposta
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Caro psicologo, Le scrivo per sottoporle i miei dubbi e incertezze, affinché mi possa consigliare per le scelte che dovrò fare. Mi chiamo Mario, ho 24 anni, sono uno studente universitario, la mia famiglia è composta da mio padre, mia madre e mia sorella.
E' da circa un anno che il rapporto affettivo con mia madre ha subito una svolta e a dare vita a questa svolta è stato un fatto del tutto occasionale; in pratica un giorno mentre eravamo su un autobus e avevo mia madre a poca distanza, lei, sarà stata la calca, ha più volte strofinato il suo sedere contro i miei genitali, all'ennesima volta mi sono eccitato e l'ho stretta volutamente, facendole capire che mi ero eccitato, e per tutto il viaggio le sono stato dietro; quando siamo rincasati, mi aspettavo che mi dicesse qualcosa, invece abbiamo fatto finta che non fosse accaduto nulla.
Da quel giorno ho approfittato per spiarla quando si spoglia e ho la certezza che se ne sia accorta: quasi in segno di sfida, ne approfitta quando siamo soli in casa per vestirsi sexy e si toglie il reggiseno. Di altri incontri sull' autobus ne abbiamo avuti circa venti. Col passare del tempo nessuno dei due riesce a prendere l'iniziativa di parlare e di esternare i propri sentimenti.
Io voglio bene a mia madre, però non sono sicuro di volerle cosi bene da dimostraglielo anche fisicamente: crede che il sesso tra madre e figlio rafforzi il legame o lo lascia invariato?
Gentile Mario, La ringrazio di cuore del Suo coraggioso e schietto messaggio, perché il problema dell’incesto inter-familiare è estremamente diffuso e in proporzione se ne parla veramente troppo poco. Come probabilmente già saprà, secondo la psicoanalisi il primo desiderio del bambino è sempre rivolto verso la madre, ma questo viene poi, con il superamento della cosiddetta “fase edipica”, rivolto all’esterno del nucleo familiare. Quando questo non avviene, generalmente a lungo termine si crea disagio e malessere psicologico, che può sfociare in veri e propri disturbi psicopatologici. E’ infatti ben nota in letteratura scientifica la forte correlazione fra rapporti incestuosi e problemi affettivi e sessuali (per esempio grande difficoltà a costruire relazioni intime soddisfacenti), vergogna e senso di inadeguatezza, disturbi dell’adattamento e del comportamento, problemi alimentari. Nel Suo caso specifico, mi sembra che il rapporto che Sua madre ha verso di Lei sia molto confusivo (il ruolo di genitore e quello di partner è importante restino ben distinti) e che questo potrà crearle molti problemi. A mio parere trasformare il rapporto con Sua madre, già molto sessualizzato, in una vera e propria relazione sessuale finirebbe inevitabilmente per distruggere il Vostro rapporto, perché chiaramente incompatibile con una relazione genitore-figlio. Produrrebbe inoltre in Lei, Mario, un ulteriore ripiegamento su di sé e caos interiore, portandola probabilmente con il tempo ad odiare Sua mamma per questo. In una mail ci sono necessariamente solo alcune informazioni, ma in un eventuale incontro di psicoterapia sarebbe utile approfondire di più diversi elementi, come per esempio il ruolo di Suo padre nella famiglia e la storia di vita di Sua madre. Basandomi sulla mia esperienza clinica con situazioni analoghe, vorrei capire meglio come mai non è stato Suo papà fare coppia con Sua madre, magari perché è stato poco presente o non adeguato, oppure perché magari a sua volta ha preferito “fare coppia” con la figlia anziché con la moglie. Cercherei inoltre di comprendere che cosa può aver portato Sua madre a sviluppare questo tipo di relazione confusiva con il figlio e se lei abbia a sua volta, da bambina o ragazza, vissuto rapporti incestuosi. Il fatto di aver subìto un incesto aumenta infatti di molto la possibilità di poter instaurare successivamente lo stesso tipo di rapporti con altri familiari, a meno che questo vissuto sia stato elaborato in un percorso di psicoterapia. Sinceramente credo che mi abbia scritto perché fortunatamente dentro di Lei ci sono molti dubbi rispetto a questo tipo di rapporto e dove esso potrà portare. Ha fatto un primo passo importantissimo, non si fermi ora e vada a parlarne di persona con uno psicoterapeuta, che potrà: -          ascoltarla in modo empatico e non giudicante; -          capire meglio insieme a Lei come si è instaurata e cosa comporta ora questa relazione incestuosa; -          aiutarla a trovare un nuovo equilibrio, che risulti per Lei più soddisfacente. In bocca al lupo di tutto cuore!
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