Ho trovato il suo indirizzo mail spulciando un po' qua e là su internet. Ho 41 anni, sono sposata e ho 3 figli.
Non è che sia stata una vita catastrofica, ma piena di insoddisfazioni, paure, ansie, incomprensioni.
Il principio di base è che mi sono sempre sentita una spanna sotto a tutti in tutto, sono cresciuta con la consapevolezza di essere meno intelligente di tutti quelli che mi stavano intorno ed è stata una cosa molto frustrante. Non ho mai capito il perché io fossi così, davo la colpa alla timidezza e al fatto di essere parecchio chiusa, ma poi con gli anni ho capito di avere proprio una difficoltà.
Un discorso come questo a voce non riuscirei mai a farlo, cosa che invece mi riesce abbastanza bene scrivendo.
La cosa strana è che con gli amici e/o conoscenti mi sento abbastanza sciolta, ma con i miei familiari soprattutto, non riesco ad essere me stessa, faccio fatica ad esprimermi e a comunicare, e questa cosa mi dispiace davvero tanto, perché non riesco a raccontare nulla nemmeno a mio marito, non riesco a parlare di me e delle mie difficoltà.
A casa da piccola non ho mai avuto grossi stimoli, in casa non si parlava mai. Mio padre: una persona seria e di pochissime parole. Mia madre: più aperta, ma in casa non si discuteva di nulla e si ignorava tutto.
A scuola ho avuto tanti disagi, non ho mai imparato a studiare e le difficoltà sono emerse subito. Avrei voluto diventare un'ostetrica nella vita, ma consapevole di non potercela fare, mi sono arresa ancor prima di provarci… Poca memoria, poca dialettica, non sono mai riuscita a leggere un libro... Mi annoiava subito... per potermi fare entrare un concetto dovevo starci sopra una vita... ansia e paura per tutte le interrogazioni…
Quando vengo interpellata e c'è altra gente che ascolta vado in panico, tachicardia e a volte mi capita anche di balbettare e di non ricordare quello che stavo dicendo.
In generale sono sempre nervosa, mi arrabbio facilmente, sono spesso svogliata stanca e triste.
10 anni fa ho avuto un episodio di forte ipocondria, dovuta al fatto di aver vissuto in casa la malattia dei miei cari nonni, morti tutti e 2 per un tumore… e nel mezzo la malattia di mia mamma, anche lei tumore, che poi è riuscita a guarire.
In casa era una continua ansia... mia mamma tutt'ora quando sta male pensa sempre al peggio e io sono cresciuta con questa pesantezza addosso che mi ha lasciato un segno indelebile.
Ora sono cresciuta, ma non riesco a scrollarmi di dosso tutta questa ansia e paura, tant'è che ne risente anche la mia vita familiare: ho poca pazienza in generale e soprattutto con i miei bimbi e sto molto male per questo... non mi sento in grado di gestirli e non mi sento di essere una buona madre per loro. Una catastrofe!
Indubbiamente ho bisogno di aiuto.
Spero di trovare una risposta a tutto questo e soprattutto spero con tutto il mio cuore che la vita dei miei figli sia diversa dalla mia.
Non è che sia stata una vita catastrofica, ma piena di insoddisfazioni, paure, ansie, incomprensioni.
Il principio di base è che mi sono sempre sentita una spanna sotto a tutti in tutto, sono cresciuta con la consapevolezza di essere meno intelligente di tutti quelli che mi stavano intorno ed è stata una cosa molto frustrante. Non ho mai capito il perché io fossi così, davo la colpa alla timidezza e al fatto di essere parecchio chiusa, ma poi con gli anni ho capito di avere proprio una difficoltà.
Un discorso come questo a voce non riuscirei mai a farlo, cosa che invece mi riesce abbastanza bene scrivendo.
La cosa strana è che con gli amici e/o conoscenti mi sento abbastanza sciolta, ma con i miei familiari soprattutto, non riesco ad essere me stessa, faccio fatica ad esprimermi e a comunicare, e questa cosa mi dispiace davvero tanto, perché non riesco a raccontare nulla nemmeno a mio marito, non riesco a parlare di me e delle mie difficoltà.
A casa da piccola non ho mai avuto grossi stimoli, in casa non si parlava mai. Mio padre: una persona seria e di pochissime parole. Mia madre: più aperta, ma in casa non si discuteva di nulla e si ignorava tutto.
A scuola ho avuto tanti disagi, non ho mai imparato a studiare e le difficoltà sono emerse subito. Avrei voluto diventare un'ostetrica nella vita, ma consapevole di non potercela fare, mi sono arresa ancor prima di provarci… Poca memoria, poca dialettica, non sono mai riuscita a leggere un libro... Mi annoiava subito... per potermi fare entrare un concetto dovevo starci sopra una vita... ansia e paura per tutte le interrogazioni…
Quando vengo interpellata e c'è altra gente che ascolta vado in panico, tachicardia e a volte mi capita anche di balbettare e di non ricordare quello che stavo dicendo.
In generale sono sempre nervosa, mi arrabbio facilmente, sono spesso svogliata stanca e triste.
10 anni fa ho avuto un episodio di forte ipocondria, dovuta al fatto di aver vissuto in casa la malattia dei miei cari nonni, morti tutti e 2 per un tumore… e nel mezzo la malattia di mia mamma, anche lei tumore, che poi è riuscita a guarire.
In casa era una continua ansia... mia mamma tutt'ora quando sta male pensa sempre al peggio e io sono cresciuta con questa pesantezza addosso che mi ha lasciato un segno indelebile.
Ora sono cresciuta, ma non riesco a scrollarmi di dosso tutta questa ansia e paura, tant'è che ne risente anche la mia vita familiare: ho poca pazienza in generale e soprattutto con i miei bimbi e sto molto male per questo... non mi sento in grado di gestirli e non mi sento di essere una buona madre per loro. Una catastrofe!
Indubbiamente ho bisogno di aiuto.
Spero di trovare una risposta a tutto questo e soprattutto spero con tutto il mio cuore che la vita dei miei figli sia diversa dalla mia.
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