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Apri un dialogo nuovo

  Venerdì, 18 Febbraio 2022
  3 Risposta
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Ho trovato il suo indirizzo mail spulciando un po' qua e là su internet. Ho 41 anni, sono sposata e ho 3 figli.
Non è che sia stata una vita catastrofica, ma piena di insoddisfazioni, paure, ansie, incomprensioni.
Il principio di base è che mi sono sempre sentita una spanna sotto a tutti in tutto, sono cresciuta con la consapevolezza di essere meno intelligente di tutti quelli che mi stavano intorno ed è stata una cosa molto frustrante. Non ho mai capito il perché io fossi così, davo la colpa alla timidezza e al fatto di essere parecchio chiusa, ma poi con gli anni ho capito di avere proprio una difficoltà.
Un discorso come questo a voce non riuscirei mai a farlo, cosa che invece mi riesce abbastanza bene scrivendo.
La cosa strana è che con gli amici e/o conoscenti mi sento abbastanza sciolta, ma con i miei familiari soprattutto, non riesco ad essere me stessa, faccio fatica ad esprimermi e a comunicare, e questa cosa mi dispiace davvero tanto, perché non riesco a raccontare nulla nemmeno a mio marito, non riesco a parlare di me e delle mie difficoltà.
A casa da piccola non ho mai avuto grossi stimoli, in casa non si parlava mai. Mio padre: una persona seria e di pochissime parole. Mia madre: più aperta, ma in casa non si discuteva di nulla e si ignorava tutto.
A scuola ho avuto tanti disagi, non ho mai imparato a studiare e le difficoltà sono emerse subito. Avrei voluto diventare un'ostetrica nella vita, ma consapevole di non potercela fare, mi sono arresa ancor prima di provarci… Poca memoria, poca dialettica, non sono mai riuscita a leggere un libro... Mi annoiava subito... per potermi fare entrare un concetto dovevo starci sopra una vita... ansia e paura per tutte le interrogazioni…
Quando vengo interpellata e c'è altra gente che ascolta vado in panico, tachicardia e a volte mi capita anche di balbettare e di non ricordare quello che stavo dicendo.
In generale sono sempre nervosa, mi arrabbio facilmente, sono spesso svogliata stanca e triste.
10 anni fa ho avuto un episodio di forte ipocondria, dovuta al fatto di aver vissuto in casa la malattia dei miei cari nonni, morti tutti e 2 per un tumore… e nel mezzo la malattia di mia mamma, anche lei tumore, che poi è riuscita a guarire.
In casa era una continua ansia... mia mamma tutt'ora quando sta male pensa sempre al peggio e io sono cresciuta con questa pesantezza addosso che mi ha lasciato un segno indelebile.
Ora sono cresciuta, ma non riesco a scrollarmi di dosso tutta questa ansia e paura, tant'è che ne risente anche la mia vita familiare: ho poca pazienza in generale e soprattutto con i miei bimbi e sto molto male per questo... non mi sento in grado di gestirli e non mi sento di essere una buona madre per loro. Una catastrofe!
Indubbiamente ho bisogno di aiuto.
Spero di trovare una risposta a tutto questo e soprattutto spero con tutto il mio cuore che la vita dei miei figli sia diversa dalla mia.
Buongiorno Mina,
grazie del Suo messaggio, particolarmente chiaro e completo!
Sembra molto portata a scrivere :-)
Congratulazioni per essere riuscita, nonostante le tante fatiche e difficoltà che ha dovuto vivere, ad arrivare dove è ora. Ad essere a 41 anni una donna che ha saputo costruire una bella famiglia, con un marito e 3 figli a cui vuole così bene! E complimenti di cuore per avere nonostante tutto la voglia di guardarsi dentro e mettersi in discussione scrivendo ad un sito come questo! Sinceramente non tutti hanno il coraggio e la determinazione che ha Lei…
Mi colpisce particolarmente il finale: spero con tutto il mio cuore che la vita dei miei figli sia diversa dalla mia.
Credo che questo sia il desiderio più profondo e grande per un genitore: che i propri figli possano evitare di vivere alcune fatiche e dolori che noi abbiamo vissuto e che possano invece godere di una vita ancora più bella e soddisfacente della nostra!
E Lei, Mina, sta già facendo molto perché questo avvenga! Sua mamma o papà hanno mai scritto un messaggio come il Suo ad uno psicologo?
Ecco, vede, Lei ora sta spezzando un ciclo intergenerazionale, facendo qualcosa di diverso dai Suoi genitori, ed evitando così che si ripeta la stessa storia con i Suoi figli!
Il regalo più bello che possiamo fare ai nostri figli è dare loro la possibilità di avere genitori sereni e soddisfatti.
E’ per questo che ora, Mina, Le chiedo un passo in più. Scrivere un messaggio è importante, ma non basta: deve andare di persona da uno psicologo.
All’inizio basta semplicemente che gli porti e legga questo scritto, niente di più. E anche le volte successive potrà appuntarsi dei pensieri su un foglio e poi semplicemente portarli al Suo terapeuta: da lì lui saprà come aiutarla efficacemente.
Non si fermi proprio ora…
circa 2 anni fa
·
#1808
Buon giorno carissimo Dottore, grazie per la sua graditissima risposta.
Lei fa consulenza anche on line?
Buongiorno Mina, grazie per la fiducia che ripone in me, ma Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta del luogo in cui abita, in modo da poterlo vedere anche di persona.
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