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Apri un dialogo nuovo

  Giovedì, 14 Ottobre 2021
  3 Risposta
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Buongiorno,
ormai da due mesi mi frequento con un ragazzo, con cui posso dire di trovarmi molto bene. Se in un primo momento tutto é iniziato per curiosità, senza aspettative, con il passare del tempo ho iniziato ad affezionarmi e con l'affetto sono arrivate anche le paure.
Vivo costantemente situazioni di ansia, che mi inducono a pensare che ci sia qualcosa che tra di noi non va, che potrei non piacergli ecc., tanto che nei momenti più critici ho persino pensato che se fossi rimasta nella mia confort zone e non avessi intrapreso tale relazione non avrei sofferto.
Le mie ansie si materializzano nei momenti in cui non siamo insieme: nei suoi messaggi cerco di cogliere sfumature che, come mi é stato fatto notare da chi mi sta intorno, non ci sono, quasi come se cercassi a tutti i costi qualcosa che non va.
La situazione cambia radicalmente quando poi stiamo insieme: in quei momenti infatti tutte le ansie spariscono, vivo momenti semplici e bellissimi, in cui mi sento davvero bene.
Ho più volte pensato a che cosa potesse scatenare in me questo comportamento, dal momento che nelle mie precedenti relazioni non ho mai sofferto ed ho probabilmente individuato la causa del mio malessere in un evento che é capitato circa un anno fa, quando ho scoperto che mio zio aveva una doppia vita e per anni aveva agito a scapito mio e dei miei familiari.
Questo fatto é stato per me motivo di grande sofferenza ed il fatto di aver compreso che per anni ho voluto bene ad una persona che in realtà non ne voleva a me, mi porta spesso ad avere paura di soffrire di nuovo.
Temo che queste mie ansie possano precludermi di vivere con gioia ciò che di bello sta accadendo e al contempo possano piuttosto influenzare negativamente il mio rapporto.
Mi chiedo dunque come agire.
Cordiali saluti
L.
Buongiorno Ludovica, grazie del Suo messaggio.
Da quanto scrive, finché era una frequentazione senza aspettative tutto andava bene, nel momento in cui ha iniziato ad affezionarsi a lui sono sorte ansie e paure. Quando state insieme sta davvero bene, ma quando siete a distanza viene assalita da mille incertezze e timori. I dubbi sembrano riguardare in particolare quanto Lei si possa fidare delle proprie percezioni e di questa relazione.
Il collegamento che ha fatto spontaneamente fra le Sue attuali insicurezze e l’evento traumatico che ha vissuto un anno fa, quando ha scoperto la doppia vita di Suo zio, sembra poter essere molto significativo. Dopo che si è sentita così profondamente tradita nella fiducia che aveva riposto nello zio è verosimile che faccia molta fatica a fidarsi in una altra relazione affettiva significativa e che possano emergere insicurezze.
Cosa fare? Le suggerisco tre possibili passi da compiere, più un quarto opzionale.
Il primo è iniziare a chiarire dentro di sé, almeno a livello cognitivo, che lo zio e il ragazzo che sta iniziando a frequentare sono due persone completamente diverse, stilando un elenco scritto di tutti gli aspetti in cui sono completamente differenti: età, aspetto fisico, gusti di cibo piuttosto che di musica, carattere, ecc. Faccia un lungo elenco dettagliato includendo anche i dettagli più banali, sembra un esercizio sciocco e scontato, ma penso che potrebbe esserle veramente utile.
Il secondo è trovare modo, se non l’ha già fatto, di dire a Suo zio quanto questa scoperta l’abbia ferita e delusa e come Lei l’ha vissuta. Lo può fare parlandogli di persona, scrivendogli una lettera o, se lo reputa più opportuno, anche semplicemente scrivendo questa cosa su una sorta di pagina di diario da tenere esclusivamente per sé, ma in cui esplicitare tutto ciò che sente e pensa al riguardo.
Terzo, parli con il ragazzo che frequenta, gli spieghi quello che è accaduto con lo zio e di come in questo momento, transitoriamente, abbia bisogno di sentirsi un po’ rassicurata nella Vostra relazione per potersi fidare e goderne appieno.
Infine, se questo non è sufficiente, poche sedute con uno psicoterapeuta (possibilmente che usi l’approccio EMDR, a mio parere il più utile in una situazione di questo tipo) possono aiutarla con grande efficacia a lasciarsi definitivamente alle spalle lo shock subito e tornare a gustarsi pienamente la Sua vita e la Sua relazione.
In bocca al lupo!
circa 2 anni fa
·
#1822
Ciao a tutti,
Sono un ragazzo di 19 anni,molto sensibile,ho avuto un padre presente fisicamente ma mai emotivamente,ho avuto una storia di 5 mesi a 17 anni che mi ha fatto soffrire molto e da 10 mesi sto con una ragazza che probabilmente è la ragazza con cui ho provato e provo emozioni veramente forti,all’inizio andava tutto bene finché non ho iniziato ad avere pensieri negativi e se mi desse fastidio qualcosa di lei,poi si sono trasformati in attacchi d’ansia e il pensiero che la dovevo lasciare,l’impulso di farlo anche se non lo volevo,ho sognato di essere tradito e di tradire,l’impulso di tradirla anche se non lo avrei mai fatto perché la amo tanto.Quando mi parla di altri ragazzi in modo innocente(o suoi amici o conoscenti) mi chiuso a riccio,sono consapevole che alcune mie reazioni siano esagerate,e mi fido di lei,infatti non gli ho mai vietato niente.Mentre parlava con suo amico qualche mese fa ho iniziato a tremare.È una situazione e una sofferenza veramente strana e grande,più grande di me,non l’ho mai lasciata perché la amo follemente,vorrei solo godermi questa storia tranquillamente,mi sono affidato a una psicologa che mi ha detto che devo chiudere le ferite del passato,se non dovessi riuscirci da solo vorrei provare la terapia Emdr.Grazie in anticipo per le risposte.
Buongiorno Giacomo, ha fatto molto bene a rivolgersi ad una psicologa, che Le potrà essere di grande aiuto nel capire meglio questa relazione quali insicurezze e fatiche passate riattivi in Lei. Può essere un viaggio alla scoperta di sé magari impegnativo e faticoso, ma che vale assolutamente la pena di compiere! E se emergono alcune ferite del passato, la terapia EMDR può essere sicuramente un modo particolarmente efficace di andarle a guarire. In bocca al lupo!
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