Buongiorno,
ormai da due mesi mi frequento con un ragazzo, con cui posso dire di trovarmi molto bene. Se in un primo momento tutto é iniziato per curiosità, senza aspettative, con il passare del tempo ho iniziato ad affezionarmi e con l'affetto sono arrivate anche le paure.
Vivo costantemente situazioni di ansia, che mi inducono a pensare che ci sia qualcosa che tra di noi non va, che potrei non piacergli ecc., tanto che nei momenti più critici ho persino pensato che se fossi rimasta nella mia confort zone e non avessi intrapreso tale relazione non avrei sofferto.
Le mie ansie si materializzano nei momenti in cui non siamo insieme: nei suoi messaggi cerco di cogliere sfumature che, come mi é stato fatto notare da chi mi sta intorno, non ci sono, quasi come se cercassi a tutti i costi qualcosa che non va.
La situazione cambia radicalmente quando poi stiamo insieme: in quei momenti infatti tutte le ansie spariscono, vivo momenti semplici e bellissimi, in cui mi sento davvero bene.
Ho più volte pensato a che cosa potesse scatenare in me questo comportamento, dal momento che nelle mie precedenti relazioni non ho mai sofferto ed ho probabilmente individuato la causa del mio malessere in un evento che é capitato circa un anno fa, quando ho scoperto che mio zio aveva una doppia vita e per anni aveva agito a scapito mio e dei miei familiari.
Questo fatto é stato per me motivo di grande sofferenza ed il fatto di aver compreso che per anni ho voluto bene ad una persona che in realtà non ne voleva a me, mi porta spesso ad avere paura di soffrire di nuovo.
Temo che queste mie ansie possano precludermi di vivere con gioia ciò che di bello sta accadendo e al contempo possano piuttosto influenzare negativamente il mio rapporto.
Mi chiedo dunque come agire.
Cordiali saluti
L.
ormai da due mesi mi frequento con un ragazzo, con cui posso dire di trovarmi molto bene. Se in un primo momento tutto é iniziato per curiosità, senza aspettative, con il passare del tempo ho iniziato ad affezionarmi e con l'affetto sono arrivate anche le paure.
Vivo costantemente situazioni di ansia, che mi inducono a pensare che ci sia qualcosa che tra di noi non va, che potrei non piacergli ecc., tanto che nei momenti più critici ho persino pensato che se fossi rimasta nella mia confort zone e non avessi intrapreso tale relazione non avrei sofferto.
Le mie ansie si materializzano nei momenti in cui non siamo insieme: nei suoi messaggi cerco di cogliere sfumature che, come mi é stato fatto notare da chi mi sta intorno, non ci sono, quasi come se cercassi a tutti i costi qualcosa che non va.
La situazione cambia radicalmente quando poi stiamo insieme: in quei momenti infatti tutte le ansie spariscono, vivo momenti semplici e bellissimi, in cui mi sento davvero bene.
Ho più volte pensato a che cosa potesse scatenare in me questo comportamento, dal momento che nelle mie precedenti relazioni non ho mai sofferto ed ho probabilmente individuato la causa del mio malessere in un evento che é capitato circa un anno fa, quando ho scoperto che mio zio aveva una doppia vita e per anni aveva agito a scapito mio e dei miei familiari.
Questo fatto é stato per me motivo di grande sofferenza ed il fatto di aver compreso che per anni ho voluto bene ad una persona che in realtà non ne voleva a me, mi porta spesso ad avere paura di soffrire di nuovo.
Temo che queste mie ansie possano precludermi di vivere con gioia ciò che di bello sta accadendo e al contempo possano piuttosto influenzare negativamente il mio rapporto.
Mi chiedo dunque come agire.
Cordiali saluti
L.
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