Buongiorno,
sono una donna di 37 anni e sto frequentando una compagna da poco più di tre mesi. Siamo entrambe innamorate solo che lei ha una figlia di 5 anni e questo rende le cose non facili. La bimba in casa vuole decidere tutto lei e la mia compagna, forse per compensare la mancanza del padre, tende a lasciarle fare tutto. Il mio modo di educare i bambini sarebbe all’opposto molto severo e questo complica i rapporti. Io generalmente non dico niente alla bimba, però faccio capire alla mia compagna che secondo me lei sbaglia su tanti versi. Ogni tanto lei cerca di modificare il suo stile educativo, ma nonostante tutto so che ci vorrà tempo.
Io non vivo con loro e anche la bambina spesso è dal padre o dai nonni, ma quel poco che siamo in casa tutti insieme io faccio molta fatica ad interagire con la bimba e per me la situazione diventa durissima. La bimba ogni tanto mi cerca e dice a sua madre che mi vuole bene, ma sicuramente sente che da parte mia non c'è un grande volerle bene, perché io non sono mai stata una grande amante dei bambini. Quando la bambina mi chiede qualcosa io glielo faccio però malvolentieri. All'inizio mi rifiutavo di farle le cose, perché lei le chiedeva più come un ordine che come una richiesta e la cosa mi urtava parecchio. Pian piano, dopo che le abbiamo fatto una lezione su “come chiedere le cose”, lei ha iniziato a fare le sue richieste con più gentilezza, ma il suo comportamento con la madre è più o meno sempre uguale: “decido io”, “è così e basta”, “non parlate tra di voi”, “non voglio mangiare”…
Sono tante piccole cose che mi fanno rinchiudere in me stessa anche solo all'idea di dover passare qualche ora tutti insieme. Così la mia compagna deve fare sempre avanti e indietro tra le esigenze mie e quelle della bimba. So che essendo adulta dovrei passare sopra certe cose e penso anche che dovrei capire la bimba visto che anche i miei genitori si sono divorziati quando io ero adolescente, ma proprio non ci riesco.
Comunque sia sono disperata, perché io le mia compagna litighiamo spesso, in quanto lei sente che giustamente non accettando sua figlia io non accetto una parte di lei. Non sappiamo come risolvere la cosa. Io penso che dovremmo fare una terapia familiare, solo che avendo per il momento pochi mezzi finanziari la cosa diventa più complicata. So che una risposta da parte Sua non risolverà il problema, però magari un'idea da dove cominciare potrebbe già essere qualcosa.
Spero di ricevere presto una Sua risposta. Cordiali saluti
Corinne (37 anni)
- Psicologia
- Martedì, 16 Aprile 2013
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