Ciao,
ho proprio un desiderio enorme di sfogarmi, posso?
Mi chiamo Eliana, ho 27 anni e abito in un paese in provincia di Lecce. Non ho un lavoro al momento, ma nel 2007 ho lavorato presso un supermercato che ora ha chiuso. Ho frequentato scienze giuridiche, ma dopo anni, avendo fatto solo 5 esami ho deciso di smettere e mi sento terribilmente in colpa di aver fatto spendere inutilmente soldi ai miei. Vorrei frequentare scienze infermieristiche, ma mi blocca l’idea di vedere ferite o sangue. Oppure frequentare architettura, ma qui non c'è. Ora sto a casa, faccio le pulizie e aiuto mia madre, perché ha problemi con una gamba e non è più tanto giovane, ma fare solo questo mi opprime e mi rende le giornate noiose.
Sentimentalmente ho lasciato il mio ragazzo a giugno del 2009 dopo 4 anni. Due volte ci siamo lasciati e rimessi insieme. Descrivere lui è tutt’altro che semplice... sembrava dolce all’inizio, ma quasi da subito si è dimostrato arrogante, mi ha fatto piangere e mi trattava male,solo perché mi vedeva come una ragazza timida... e secondo lui non sveglia. Così lo ho lasciato io la prima volta, la seconda lui...e la terza definitiva io. (…) Mi sono resa conto che io per lui non sono stata mai niente, ma me ne sono accorta troppo tardi. Dopo averlo lasciato ho distrutto la mia scheda del cellulare, buttato ogni pupazzo, venduto l'unico anello che mi ha regalato in 4 anni, e bruciato le lettere con le sue parole vuote. Il mio ex era più forte di me nelle discussioni e se aveva deciso di litigare, sapeva come farmi arrabbiare, andando a colpirmi su due questioni: il fatto di non guidare la macchina per paura nonostante abbia la patente e l’università che non finivo.(…)
Alle elementari avevo una maestra nevrotica che una volta mi ha tirato un schiaffo fortissimo perché non sapevo una domanda di geometria.... quando mia madre mi è venuta a prendere all’uscita da scuola ha visto la mia guancia rossa e mi ha chiesto cosa fosse successo, ma non le ho risposto perché mi sentivo in colpa... (…) Alle scuole medie, invece, non c'era la maestra, ma i miei compagni di classe che mi insultavano tanto... (…) Alle scuole superiori le cose sono cambiate, non stavo più al mio paese e mi trovavo bene con i miei compagni, certo, timida lo ero, ma non esageratamente come prima. Più passava il tempo più stavo a mio agio.
Scusa se mi sono dileguata molto, ma mi sento molto confusa e vorrei capire perché quando vengo attaccata mi sento subito ferita e tendo a bloccarmi: o non mi trattengo e insulto pesantemente o sto zitta e tengo tutto dentro senza riuscire a dare spiegazioni. Mi sento vuota e sola e mi spiace di non riuscire a guidare. A volte penso che forse mi fa solo comodo stare a casa, ma non credo perché spesso mi sento mancare l’aria.
Grazie per l’attenzione.
Eliana (27 anni)
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