Gentile Formis,
grazie del Suo messaggio.
Se il rapporto a rischio è avvenuto 7/8 anni fa, non sono emersi sintomi di rilievo e ha fatto le analisi opportune con esito negativo, dal punto di vista medico e razionale non c’è alcun pericolo, ma, a quanto scrive, dal punto di vista emotivo continua a sentirsi in allarme per le possibili conseguenze di questo rapporto sessuale.
Il fatto che la Sua mente continui a percepire come se questo evento fosse appena accaduto (nonostante siano passati diversi anni) può indicare che dal punto di vista emotivo qualcosa è stato vissuto in modo traumatico ed è per questo rimasto bloccato, facendole percepire ancora terrore nonostante non ci sia più pericolo.
Potrebbe essere utile lavorare con l’
EMDR su questa esperienza e sul fatto di aver poi scoperto che il ragazzo in questione era molto libertino, vedendo a quali convinzioni negative su di Lei si ricollega (per esempio “non so proteggermi”, “non posso fare niente” o “sono in pericolo”), e quali emozioni e sensazioni fisiche emergono. Spesso questi pensieri negativi o sensazioni spiacevoli si ricollegano ad altre esperienze avute in precedenza ed è la somma di tutte le esperienze connesse che spiega emozioni così intense e persistenti.
Altre volte il fatto di avere un “pensiero fisso” su una specifica preoccupazione (per esempio di natura medica) è paradossalmente un modo per proteggersi tenendo “la testa impegnata” da altri pensieri potenzialmente ancora più disturbanti, che andrebbero invece individuati, affrontati e risolti.
In ogni caso un breve percorso di
psicoterapia, soprattutto con l’approccio EMDR che è basato sulle più recenti scoperte delle neuroscienze riguardo alle modalità di funzionamento del nostro cervello, potrà esserle di grande aiuto.
In bocca al lupo!
Dott. Claudio Sessa Vitali psicologo specializzato in psicoterapia ad indirizzo sistemico relazionale ed E.M.D.R.
Tel. 02-29526852 e Cell. 347-8003203