- Margot
- Psicologia
- Martedì, 29 Dicembre 2015
Buongiorno, ho concluso ormai da quasi un anno una sofferente e straziante storia d'amore con un uomo. È stato molto doloroso perché so che per un certo verso è stata anche colpa mia (dato che sono una persona molto dura soprattutto con chi amo e con chi ho paura che mi abbandoni) e il cercare di andare avanti mi è parso più simile ad una disintossicazione. Ora sto meglio anche se ci penso ancora e sapendolo già con un'altra donna totalmente opposta a me mi delude più che farmi soffrire. In ogni caso, da quel momento in avanti, dopo un periodo di ricerca della solitudine anche a livello di amicizie, ho ripreso una vita normale se non fosse che ogni volta che esco con un uomo mi trovo a non provare il minimo interesse. Guardo chi mi sta di fronte come se fosse un guscio vuoto e ascolto il suo raccontarsi come se fosse una storia sentita e risentita mille volte. Credo sia perché sono ancora condizionata dall'uomo che avevo prima e che quindi mi porta a scegliere il futuro con una scrupolosità maniacale. Ma questo essere così apatica nei confronti di molti amici (seppur con loro io mi comporti bene) e soprattutto nei confronti di uomini con cui esco per la prima volta e che dovrebbero interessarmi almeno un minimo, dato che non li ho mai visti e ci dovrebbe essere l'entusiasmo della scoperta, mi fa stare male e mi fa sentire molto sola. Forse è solo un periodo, come una convalescenza, che poi quando sarò pronta finirà. Spero in qualche consiglio che possa aiutarmi a capire. Grazie mille!
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