Salve, Vi ringrazio per la possibilità che offrite con questo consultorio on-line. Sono padre di una bellissima ragazza (ha preso molto dalla madre che da giovane avrebbe potuto fare la modella) di 18 anni che ha sempre avuto l'aspirazione di entrare nello mondo dello spettacolo. Crescendo, passando dall'essere bambina all'essere donna, ha ovviamente cambiato almeno in parte la sua idea di mondo dello spettacolo passando per la cantante e la showgirl per arrivare alla Belen come riferimento. In particolare ha confessato alla madre che non le dispiacerebbe affatto fare un calendario o posare per Playboy proprio come fatto da Belen. Mia moglie ovviamente me ne ha parlato e non essendo abituati noi a imporre in modo tassativo troppe cose a nostra figlia (preferiamo dare suggerimenti, essere di supporto e non imporre veti assoluti che potrebbero generare divieti da sfidare) le abbiamo parlato, abbiamo espresso la nostra non totale condivisione, ma confermato il nostro supporto. E fin qui credo non ci sia nulla di sbagliato. Poiché anch'io ho avuto i miei 18 anni e ho dato qualche occhiata a Playboy e calendari, so cosa mi aspetterebbe nel caso in cui alla fine mia figlia non cambiasse idee e riuscisse nel suo intento; e approcciare la questione in modo retroattivo, da padre, già mi ha fatto strano. Ho pensato allora di mettermi a fare qualche ricerca sul web a proposito di padri con figlie famose elette a icone della femminilità nella speranza di essere rincuorato, pensando di trovare qualcosa del tipo "nulla è cambiato, è sempre la mia bambina": non so se rendo l'idea. E invece cosa mi trovo? Padri delle conigliette Playboy degli anni passati che ammettono tranquillamente di aver visto le foto delle figlie e di averle trovate molto belle e per nulla volgari, paragonandole a quadri, addirittura un padre che diceva, non so quanto tra il serio e il faceto, "mia figlia è diventata una bellissima donna, non ci vedo niente di male, anzi: se non fosse mia figlia, sarebbe il tipo di donna che mi piacerebbe e ci farei un pensierino". Al che non dico che sono rimasto sconvolto, ma poco ci è mancato: ho sempre pensato che il legame genitore-figli rendesse i figli osservabili in un unico modo, come figli per l'appunto.
Ora mi chiedo: sono loro che sono dei pervertiti o sono io che sono ancora troppo legato all'idea di mia figlia come la mia bambina, quando invece dovrei rendermi conto che è o diventerà una donna? È possibile far coesistere il rapporto padre-figlia con la considerazione che la propria figlia è oggettivamente non solo bella, ma anche attraente (in generale, non in particolare per il padre: una cosa del tipo "mi rendo conto che chi non è il padre la trova attraente"

? È possibile arrivare a fare considerazioni come quella che ho riportato senza essere dei depravati? È possibile stare nei panni sia dell'uomo che del padre e scegliere?