Buongiorno,
10 mesi fa un ragazzo con cui stavo insieme da 3 anni, mi ha lasciato all'improvviso, senza preavviso, senza neppure parlarne con me! E’ semplicemente sparito da un'ora all'altra, non ha più risposto al telefono negandosi per due settimane: un inferno per me.
Da allora sono riuscita a vederlo solo un paio di volte, senza riuscire a chiarire niente, senza riuscire a strappargli delle motivazioni o dei perché per il suo comportamento. Mi sono ritrovata sola, con un fardello sulle spalle, che ora a distanza di mesi ancora non riesco a risolvere. Non riesco a darmi una spiegazione... come può una persona che per anni mi è stata vicino (diceva di volermi bene, ha fatto dei progetti e si è preoccupata per me...) tutto ad un tratto, da un momento all’altro, senza motivazioni, sparire? Come può evaporizzarsi senza sentirsi neppure in dovere di spiegarsi? Come si fa ad aver bisogno di una persona e il momento dopo abbandonarla staccandola da sé come una cartaccia incollata sotto la scarpa? C'è qualcosa che non va in me o in quella persona? Voglio trovare un modo per dimenticarlo, non voglio più pensare a lui. Mi odio perché non mi è bastato il male che mi ha fatto per dimenticarlo e dare una svolta! Eh no... io ancora penso a lui sospirando al ricordo dei bei momenti! E lo trovo così ingiusto e immeritevole!
Esistono delle strategie per evitarne il pensiero e sentirsi meno in colpa?
Grazie per la Vostra gentile attenzione
Silvia (27 anni)
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