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  Sabato, 16 Aprile 2022
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In questi ultimi sette mesi mi sono trovato di fronte ad una situazione particolare che non mi era mai capitata: una mancanza totale di emozioni. Preciso che derivo da una depressione di quasi un anno dalla quale fortunatamente sono uscito da solo l'anno scorso. Questa mancanza di emozioni mi provoca difficoltà ovunque, non sento più nulla: né amore, né odio. La felicità è solo apparente, la tristezza altrettanto.

Non voglio dire con questo che sto male, io sto bene, vado avanti, ma sento che nulla mi suscita qualcosa, non ho più passioni o interessi. Una volta avevo una grinta da far paura, se mi fissavo un obiettivo era quello, ad esempio volevo ottenere un risultato? Lo ottenevo.

Ora non c'è più nulla che mi spinge a farlo, né qualcosa che mi spinge a fare l'opposto. Tempo fa se vedevo un 8 sul registro ci stavo male una settimana, oggi né se prendo 9 né se prendo 5 provo qualcosa. È come se avessi maturato una indifferenza sia a ciò che è positivo, sia a ciò che è negativo. Inoltre la musica non mi fa più effetto, nessun genere o artista (secondo Spotify ne ho ascoltati oltre 252 di nuovi nell'ultimi 6 mesi); e ho frequenti sbalzi d'umore, passo rapidamente a stati rabbia spesso senza motivo, in più, nonostante ne sia conscio e di per sé non la senta, non la smetto.

Io sono stato sempre una persona particolarmente attiva e laboriosa, perfezionista, e questa situazione mi ha portato spesso ad assumere un atteggiamento totalmente opposto, da cui poi nasce spesso questo senso di rabbia.

Ciò che mi da fastidio, ma che al tempo stesso non provo, è come io da essere la persona più sensibile e buona del mondo da piccolo sia divenuto quella più spregevole, senza rimorso. Il problema di questa situazione è poi proprio questo, la mancanza di rimorsi a causa della relativa mancanza di emozioni, in tal modo, se compio qualcosa di sbagliato, di cui me rendo conto, non me ne pento. Questo lo vedo soprattutto nella mia battaglia contro la mia porno-dipendenza e la correlata masturbazione compulsiva, sulle quali avevo posto un pietra sopra sempre lo scorso anno pensando fosse finita, ed invece.... Ora però non provando nulla non ho nemmeno la forza di reagire e spesso mi capita di stare sveglio fino alle 2 di notte a... o di non uscire, oppure di non svolgere determinate attività a causa di questo. Non è bello e vorrei smettere, ma purtroppo questa condizione mentale mi blocca.

Avrei certamente bisogno di un bravo terapeuta, tuttavia non voglio rendere nota la questione alla mia famiglia. Quindi accetto volentieri consigli su come risolvere il problema e come riacquistare la sensibilità di un tempo.
Ciao Riccardo, grazie del tuo messaggio.
Il tuo precedente anno di depressione e gli attuali 7 mesi di mancanza di emozioni sono quasi sicuramente collegati: probabilmente prima sentivi una profonda tristezza, ora, per proteggerti da queste emozioni dolorose, è entrato in funzione un meccanismo di auto-protezione che ti impedisce di entrare in contatto con le tutte le tue emozioni, indipendentemente dal fatto che siano piacevoli o spiacevoli.
Da quanto scrivi, in passato eri perfezionista mentre ora, non riuscendo a sistemare le cose, è come se avessi rinunciato, ma questo non ti fa stare bene e questo conflitto interno ti provoca rabbia.
Anche la porno-dipendenza e la masturbazione compulsiva altro non sono che un tentativo di disconnetterti dalle tue emozioni dolorose, farti evadere e darti un po’ di sollievo da questo tormento. L’intenzione alla base della visione dei siti porno è quindi positiva (ho bisogno di concedermi una pausa e tirarmi un po’ su), ma questa strategia, come ti sarai già accorto, è purtroppo inefficace e disfunzionale, perché passato il breve momento di eccitazione ti fa ritrovare ancora più giù, scontento di te stesso e insoddisfatto, alimentando l’autocritica che ti porta a pensare di poter essere una persona spregevole.

E’ importante riuscire ad uscire da questo circolo vizioso e farlo da solo è estremamente difficile, mentre uno psicologo al tuo fianco ti potrebbe essere di grande aiuto. E’ come se in questo momento tu ti trovassi perso in mezzo ad un bosco: lo psicologo è una persona che in quel bosco c’è già stato tante volte con tante altre persone e ora ti può aiutare efficacemente a trovare la tua via di uscita invece di andare da solo a tentoni.

Scrivi che hai 18 anni e, se è così, sei maggiorenne e per rivolgerti ad uno psicologo non hai bisogno necessariamente del consenso preventivo dei tuoi genitori (anche se sicuramente parlare con loro di quello che stai vivendo ti potrebbe essere di grande aiuto). Esiste il servizio pubblico della ASL con psicologi disponibili gratuitamente o con un ticket minimo oppure, se la tua ASL di appartenenza fosse troppo piena di lavoro per accoglierti in tempi ragionevoli, esistono molte cooperative sociali, enti e progetti che offrono la possibilità di avere colloqui con psicologi a prezzi molto ridotti: prova a fare una ricerca su internet rispetto a quali risorse ci sono nella zona in cui abiti…

In bocca al lupo!
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